Business plan e piano economico-finanziario: due documenti fondamentali per chi si trova a dover partecipare ad un bando di gara o semplicemente sponsorizzare la fattibilità un’idea imprenditoriale. Il business plan, infatti, è composto da due componenti: la parte descrittiva e quella analitico/finanziaria. quest’ultima è la sintesi “tecnica” di tutte le informazioni che sono state esposte nella parte descrittiva dello stesso business plan. E’ anche la più articolata da rappresentare, poiché la verifica numerica della coerenza di tutti i dati che sono stati esposti: investimenti, finanziamenti, ricavi, costi, entrate e uscite monetarie e altro, devono essere sintetizzati all’interno dei bilanci previsionali, che sono le proiezioni future dell’attività dell’impresa. Le previsioni economico-finanziarie, solitamente, vengono fatte su un orizzonte temporale di tre-cinque anni, anche se bisogna specificare che un orizzonte così ampio perde di attendibilità perché per alcune variabili diventa estremamente difficile fare previsioni esatte. Per esempio, per un’azienda che produce materiali plastici (derivati del petrolio) è fondamentale ipotizzare le oscillazioni di prezzo del greggio per i prossimi cinque anni: ma viste le oscillazioni del prezzo del greggio, diventa abbastanza arduo effettuare previsioni da qui ad un anno. Per tale motivo, anche per una questione di attendibilità, molto più spesso le previsioni di bilancio vengono fatte su un orizzonte temporale di tre anni.
Business plan e piano economico-finanziario
Il piano economico-finanziario è essenziale principalmente per due aspetti: 1) verificare la fattibilità economica e finanziaria di un’idea di business. In tal senso, verificare la fattibilità economica e finanziaria di un business, significa studiare se il business è redditizio o meno nel lungo periodo (cioè nei prossimi tre-cinque anni). Questa è una verifica effettuata sulle previsioni dei ricavi e dei costi, nonché sulla struttura finanziaria dell’azienda, serve ad analizzare l’incidenza dei costi in seguito al conseguimento dei ricavi e ad individuare i mezzi finanziari più idonei per raggiungere gli obiettivi economici che sono stati posti. Un esempio concreto può servire a capire meglio: l’azienda deve investire in un macchinario (che costa 200.000 euro) che produrrà 5.000 unità del prodotto X, che l’azienda venderà a 2.500 euro al pezzo. Questo significa che si dovrà affrontare un doppio aspetto finanziario : il primo è quello riguardante il reperimento delle risorse finanziarie (i 200.000 euro) che servono per il macchinario. Il secondo è quello inerente la produzione delle 5.000 unità del prodotto “X”, poiché per produrle la società incorrerà in dei costi fissi e variabili di vario genere. Verificare la fattibilità economica e finanziaria di un’idea di business significa proprio verificare che l’ammontare dei ricavi (il fatturato) che la società conseguirà (cioè 12,5 ml di euro), consentirà di far fronte a tutti i costi che saranno sostenuti per produrre e vendere quelle 5.000 unità di prodotto. Inoltre, le dinamiche di incasso dello stesso fatturato devono essere tali da permettere il rimborso anche dei finanziamenti concessi dall’istituto di credito. 2) effettuare il controllo della gestione nel suo complesso. Sotto questo aspetto, il business plan viene solitamente indicato come uno strumento di “guida” per l’impresa: scrivere gli obiettivi dell’azienda, le strategie che si vogliono utilizzare per conseguirli, fare dei piani strategici, predisporre dei bilanci di previsione, analizzare la struttura finanziaria e l’andamento dei ricavi nel medio-lungo termine, ha lo scopo di orientare l’attività della società. Questo è il motivo per cui il business plan dovrebbe essere uno strumento sempre a disposizione dell’imprenditore o del management aziendale, piuttosto che essere considerato uno strumento da usare per raggiungere lo specifico obiettivo (ad es. richiesta di qualche finanziamento pubblico o privato o rilascio dell’asseverazione bancaria). Anche dal punto di vista dell’andamento dei flussi di cassa, il piano economico-finanziario permette di verificare se le ipotesi fatte (cioè le previsioni) vengono rispettate mano a mano che si svolge la gestione dell’azienda. Se durante lo svolgimento della gestione si verificano fatti che in qualche modo allontanano la gestione aziendale dagli obiettivi posti, allora ecco che il business plan esprime tutta la sua efficacia: il confronto tra dati preventivi e consuntivi serve per capire in che direzione sta andando l’azienda. E se l’azienda sta andando in direzione opposta a quella pianificata, ha il tempo necessario per prendere gli opportuni provvedimenti rivedere le proprie strategie. Il piano economico-finanziario è l’aspetto più complesso del Business Plan poiché per renderlo uno strumento davvero efficace ed utile sono richieste competenze in materia di bilancio e di finanza aziendale. Per richiedere una consulenza personalizzate in merito al vostro piano economico finanziario e business plan è possibile:
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